venerdì 24 maggio 2019

Il Movimento per la Vita Biella riporta che alla vigilia delle elezioni hanno sottoscritto il patto due candidati:

  • Ruben De Lorenzo (Giorgia Meloni - Fratelli d'Italia)
  • Alberto Perini (Forza Italia)

Abbiamo ricevuto l'appoggio di due organizzazioni:
  • Gruppo Mater Ecclesiae Biella
  • Circolo territoriale Popolo Della Famiglia -Piemonte
Ringraziamo vivamente i due candidati, che sosteniamo pubblicamente. A tutti i politici che si approcciano a questo importante, difficile e lodevole impegno, auguriamo un buon lavoro con le parole di François-Xavier Card. Nguyên Van Thuân:

LE OTTO BEATITUDINI DEL POLITICO

1. Beato il politico che ha un’alta consapevolezza ed una profonda coscienza del suo ruolo.
Il Concilio Vaticano II ha definito la politica “arte nobile e difficile”. Nel pieno del fenomeno della globalizzazione, quest’affermazione risulta essere ancora vera: alla debolezza e alla fragilità dei meccanismi economici a dimensione planetaria, non si può non rispondere se non con la forza di una politica globale fondata su valori globalmente condivisi.
2. Beato il politico la cui persona rispecchia la credibilità.
Ai nostri giorni, gli scandali nel mondo della politica si moltiplicano facendo perdere credibilità ai suoi protagonisti. Per ribaltare questa situazione, una risposta forte è necessaria, una risposta che implichi riforma e purificazione, al fine di riabilitare l’immagine del politico.
3. Beato il politico che lavora per il bene comune e non per il suo proprio interesse.
Per vivere questa beatitudine, il politico interpelli la sua coscienza e si domandi: sto lavorando per il popolo o per me? Per il mio Paese, per la cultura? Sto lavorando per l’intera umanità?
4. Beato il politico che si mantiene fedelmente coerente.
Occorre una coerenza costante fra la sua fede e la sua vita di persona impegnata in politica; una coerenza ferma fra le sue parole e le sue azioni: una coerenza che onori e rispetti le promesse elettorali.
5. Beato il politico che realizza l’unità.
E, facendone di Gesù il fulcro, la difende. Questo, perché la divisione è autodistruzione.
6. Beato il politico che è impegnato nella realizzazione di un cambiamento radicale.
Tale cambiamento avviene lottando contro la perversione intellettuale; non chiamando bene ciò che è male; non relegando la religione ad un fatto privato; stabilendo le priorità delle sue scelte in base alla sua fede; avendo una sola magna charta: il Vangelo.
7. Beato il politico che sa ascoltare.
Che sa ascoltare il popolo, prima, durante e dopo le elezioni; che sa ascoltare la propria coscienza;
che sa ascoltare Dio nella preghiera. La sua attività ne trarrà certezze, attendibilità ed efficacia.
8. Beato il politico che non ha paura.
Che non ha paura, prima di tutto, della verità. «“La verità”, dice Giovanni Paolo II, “non ha bisogno di voti!"». È beato il politico che non si lascia intimorire dai mass media. Perché al momento del giudizio, dovrà rispondere a Dio e non ai mass media!

sabato 4 maggio 2019

Patto per la vita elezioni amministrative 2019


Patto per la vita, famiglia, educazione.
Elezioni amministrative 2019
1)            Vita nascente:
a) Non è necessario avere fede per riconoscere che ogni uomo, dal primo istante del concepimento alla sua morte, è dotato di una immutabile e intangibile dignità intrinseca.
b) L’aborto è un grave male sociale, il più terribile degli omicidi, in quanto viene perpetrato nei confronti di un essere umano innocente incapace di difendersi, che mai ha messo in pericolo la nostra vita e nei cui confronti mai si potrà invocare la legittima difesa.
c) È mia ferma intenzione difendere dall'aborto il bambino nel grembo materno con le parole e con i fatti. Si faciliteranno le associazioni e le famiglie che operano a difesa del bambino nel grembo materno.
d) Si faciliterà il seppellimento dei bambini abortiti come peraltro previsto dall'art. 7 del DPR n. 285 del 10.9.1990
e) Sono consapevole della forte spinta all'introduzione dell’eutanasia; ritengo che la vita degli anziani, in particolare, quando si avvicinano alla morte, e dei morenti in genere, sia vita pienamente degna, che merita rispetto, amore e accompagnamento. Sostengo le cure palliative, se non eccedono tramite sedazione con l’intenzione di accelerare la morte.
f) Sostengo la dignità intangibile del bambino nel grembo materno e dell’anziano considerato da alcuni come un "peso": entrambi sono al contrario elementi fondamentali della nostra società. Il progresso umano non deve essere misurato in base ai successi tecnologici o economici, ma primariamente in base al rispetto e all'amore per i più deboli, nel solco del bene comune.
2)            Famiglia e matrimonio indissolubile:
a) La società, senza una solida e stabile famiglia unita in un matrimonio indissolubile, va verso la disgregazione e in ultima istanza non ha futuro.
b) M’impegno a una politica a favore della famiglia fondata sul matrimonio indissolubile di un uomo e di una donna, che riconosco come cellula fondamentale della società, attraverso il sostegno alle giovani coppie che intendono contrarre matrimonio. Mi impegno anche a una politica dei servizi che tenga conto del carico familiare e del numero dei figli.
c) M’impegno a cancellare l’inutile e diseducativo registro delle unioni civili.
d) Sono contrario a cerimonie, registri e altre iniziative che introducano surrettiziamente un’equiparazione tra unioni omosessuali e matrimonio tra uomo e donna.
3)            Libertà educativa:
Sono consapevole che i mezzi di comunicazione di massa nella nostra società odierna sono veicolo della pericolosa ideologia gender. Dietro questi progetti mediatici e dietro a certe campagne educative che raggiungono talvolta anche le scuole c’è un’idea distorta dell’uomo, della sessualità, del senso della vita. Mi impegno a combattere questo disegno educativo che non è basato sulla verità, ma è il frutto del relativismo più estremo.
Sottoscrivo quanto sopra affermato e dichiaro di promuovere concretamente quanto richiesto.
Data _________, Comune di riferimento elezioni amministrative ______________________
Nome e cognome in stampatello e firma __________________________________________
Schieramento politico e candidato a ruolo (sindaco, assessore..): _________________________
Eventuale numero di telefono a cui essere ricontattato: _________________________________
Da inviare a mpvbiella@gmail.com, verrà inviata conferma di ricezione.
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Hanno aderito al patto:
  • Ruben De Lorenzo (Giorgia Meloni - Fratelli d'Italia)
  • Alberto Perini (Forza Italia)
Iniziativa promossa da:
  • Movimento per la Vita Biella (Capofila promotore)
Hanno aderito al patto le seguenti organizzazioni:
  • Gruppo Mater Ecclesiae Biella
  • Circolo territoriale Popolo Della Famiglia -Piemonte





venerdì 1 marzo 2019

Comunicato Marcia per la Vita Biella 2019


Il prossimo sabato 23 marzo 2019 si terrà la 7a Marcia per la Vita Biella.


“mi hai fatto come un prodigio” è l’incipit della marcia: basta guardare l’immagine del figlio nel grembo materno, scorrere sulle tappe dello sviluppo per esclamare “mi hai fatto come un prodigio”! Un prodigio che inizia senza alcun merito da parte nostra: non ci siamo creati, non ci siamo dati un grembo nel quale svilupparci, non ci siamo scelti un DNA. Tutto è stato un dono gratuito, meraviglioso, prodigioso. In quella piccola cellula iniziale c’era scritto già tutto il piano di sviluppo delle altre cellule, ma già dal principio è nato quel misterioso e preziosissimo dialogo tra il nuovo uomo, il figlio, e la madre. Prima che entrambi ne avessero coscienza piena, già avveniva fattivamente una intensa comunicazione tra figlio e madre, si verificava una relazione tra le più forti e misteriose tra quelle presenti nell’universo. L’alleanza madre-figlio e quella padre-madre creano la primordiale comunità madre-padre-figlio: questo legame è alla base di qualsiasi società umana da che l’uomo è comparso sulla terra.


Oggi siamo sottoposti ad un rumore mediatico molto intenso: la propaganda anti-vita pervade telegiornali, riviste, libri di scuola etc. La nostra società odierna si autoproclama la società dei diritti, ma mai come ora quei diritti sono schiacciati. L’aborto è un grave male sociale, il più terribile degli omicidi, in quanto viene perpetrato nei confronti di un essere umano indifeso ed innocente, infatti, non ha messo mai in pericolo la nostra vita e quindi mai si potrà invocare nei suoi confronti la legittima difesa. Per questo motivo ci alziamo in piedi e marciamo, per ribadire alla società che non c’è mai alcuna giustificazione all’aborto volontario e che ogni bambino condannato all’aborto è una sconfitta per la società intera. Ogni bambino in grembo ucciso in virtù dell’ingiusta legge 194 sull’aborto segna un passo indietro del bene comune, segna una perdita incalcolabile di valore per la nostra società, perché la vita di un bambino, di un figlio, ha un valore inestimabile per Biella, per l’Italia, per il mondo intero.


La nostra marcia è una marcia di speranza: siamo certi che un giorno ci sarà un’Italia più giusta e migliore, quando tutti i bambini nel grembo materno saranno amati e protetti come il bene più prezioso per il nostro futuro. Siamo tutti invitati a partecipare alla marcia in difesa della vita, con il peso nel cuore per la grande censura attualmente operante, per il gran male che opera la cultura della morte che tanto peso politico e sociale ha nella società odierna. Ma questo peso del cuore non ci toglie la fiducia, la speranza e l’amore che abbiamo per ogni uomo, perché ogni uomo è fatto come un prodigio. Siamo sicuri che questi tempi bui cesseranno e un giorno verranno visti come i tempi della sfida, i tempi della buona battaglia, quindi con il sorriso rivolto al futuro accettiamo a testa alta di marciare per la vita.


ore 15:00 conferenza: Enrico Pagano - presso Sala Convegni di Via Garibaldi 17

ore 16:30 partenza Marcia per la Vita - da P.za Lamarmora (Bersagliere), Arrivo Piazza Duomo

“mi hai fatto come un prodigio”

1 giorno, concepimento: una cellula, un DNA, un uomo
18 giorni: battito cardiaco
42 giorni: attività cerebrali
52 giorni: singhiozzi e sbadigli
56 giorni: tutti gli organi funzionano
63 giorni: impronte digitali
70 giorni: prova dolore
84 giorni: ride
280 giorni: 2 mila miliardi di cellule, un uomo



mercoledì 3 dicembre 2014

Non violare la legge

Il Movimento per la Vita Biella ed il gruppo Vita e Famiglia Biella contestano fermamente la mozione recentemente approvata dall'attuale consiglio comunale con i voti dei consiglieri del M5S e del PD, con cui si invita il Sindaco a chiedere al Ministero dell'Interno quale contegno debba adottare il Comune di Biella in caso di richiesta di trascrizione di matrimonio tra persone dello stesso sesso; si auspica che il Sindaco nella qualità di Ufficiale di Stato Civile possa trascrivere gli atti di matrimonio celebrati all'estero tra persone dello stesso sesso residenti a Biella e si invita il Sindaco a trasmettere al Parlamento la mozione.

Si tratta di un deliberato attacco culturale al matrimonio naturale tra un uomo e una donna, senza nessun effetto reale se non quello di propaganda a favore del matrimonio omosessuale. 

Il testo della mozione finge di non sapere che il Ministro dell'Interno si è già espresso, ordinando – con provvedimento vincolante per i Sindaci, quali Ufficiali di Stato Civile – a non trascrivere i matrimoni tra persone dello stesso sesso, trattandosi di trascrizione illecita; coloro che l'hanno approvata richiamano sentenze che affermano l'esatto contrario di quanto da essi sostenuto: la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 138 del 2010, ha affermato che "la normativa del codice civile che contempla esclusivamente il matrimonio tra uomo e donna non può considerarsi illegittima sul piano costituzionale … perché essa trova fondamento nell'art. 29 Cost. e perché la normativa medesima non dà luogo ad una irragionevole discriminazione, in quanto le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio"; mentre la Corte di Cassazione, nella sentenza 4184 del 2012, ha statuito che "il diritto fondamentale di contrarre matrimonio non è riconosciuto dalla nostra Costituzione a due persone dello stesso sesso" e ha rigettato la richiesta di trascrizione di un matrimonio tra due uomini contratto in altro Paese europeo.

Quanto, poi, al provvedimento del Tribunale di Grosseto, la mozione – dimostrando che chi l'ha approvata non sa nemmeno quello che succede nel nostro Paese – ignora che esso è stato annullato dalla Corte d'appello di Firenze e che il Sindaco di Grosseto ha provveduto alla cancellazione della trascrizione! I proponenti, ovviamente, tacciono delle successive pronunce, assai più autorevoli: quella del Tribunale di Milano, che ha dichiarato che i matrimoni tra omosessuali contratti all'estero non possono essere trascritti in Italia, e quella del Tribunale Amministrativo del Lazio, che ha respinto il ricorso del Sindaco contro l'ordine del Prefetto di Roma di cancellare la trascrizione dei matrimoni omosessuali effettuati nella capitale. 
Il Sindaco Cavicchioli, essendo anche un fine e preparato giurista, è chiaramente consapevole che la trascrizione di un matrimonio tra persone dello stesso sesso celebrato all’estero è in palese contrasto con le norme vigenti!
Della trascrizione del matrimonio, risponde in prima persona il solo sindaco e non certo il consiglio comunale: si tratterebbe di un atto deliberato di violazione di legge, di quella legge che ogni servitore dello Stato è tenuto a rispettare.

Auspichiamo, quindi, che una tale esempio negativo non venga fornito da chi ha, come cittadino e come cattolico professo, l’impegno di rispettare la volontà popolare espressa attraverso una legge dello Stato legittima e attualmente in vigore.

L’istituzionalizzazione di politiche e costumi contrari al matrimonio e alla famiglia sono gravi errori che si stanno diffondendo nella nostra società occidentale. Di questo passo, rifiutando il vero oggettivo, violando il Diritto Naturale, osannando l'ideologia gender, frutto velenoso della dittatura del relativismo, camminiamo a lunghe falcate verso l’abbrutimento, verso la decadenza, verso la distruzione dell’uomo. 

Le conseguenze sono gravi per la vita dei nascituri, costretti ad essere prodotti in laboratorio, con gravi perdite umane; i matrimoni tra omosessuali implicano il ricorso alla pratica schiavistica dell'utero in affitto, costringono i bambini a crescere senza la figura paterna o materna a seconda dei casi.... 

Biella ed i suoi rappresentanti pubblici non si facciano paladini di questo vergognoso piano.

Movimento per la Vita Biella e gruppo Vita e Famiglia Biella

domenica 3 febbraio 2013

Gianna Jessen a Biella, straordinaria denuncia contro l’aborto, i presenti rimangono toccati nel cuore.


La sera del 1 febbraio  la comunità biellese ha risposto in maniera straordinaria all'invito rivoltole dal Movimento per la Vita. L'Auditorium di Città Studi gremito all'inverosimile, tanto da dover utilizzare anche un’ampia sala adiacente collegata in video conferenza,  ha ascoltato con attenzione e partecipazione le parole di Gianna Jessen. Ha ascoltato e partecipato dell'esperienza di una ragazza sopravvissuta a un’azione omicida legalmente autorizzata che si chiama aborto procurato.
L'enorme partecipazione (circa 800 persone), soprattutto di giovani, data alla proposta di ascolto di questa piccola e apparentemente fisicamente fragile donna che porta in giro per il mondo il "punto di vista" della vittima del delitto di aborto è, a nostro giudizio, sintomatica del fatto che l'aborto procurato è un atto che va contro la natura intima della mamma e solo l'egoismo e l'ideologia malata in cui siamo immersi giustifica, ma la retta coscienza condanna.
Gianna ha toccato il cuore dei quasi mille ascoltatori presenti portando se stessa senza infingimenti, dando conto in maniera semplice e ferma della sua profonda fede in Gesù Cristo, suo Salvatore, proclamando, con la sua stessa fisica presenza l'orrore dell'aborto procurato.
Il suo approcciarsi alla platea in maniera diretta e priva degli schermi tipici dell'oratore professionista ha portato gli ascoltatori a essere una cosa sola con lei, a partecipare della sua sofferenza da un lato, ma per altro verso a vivere la sua grande e solida fede in Gesù che le ha permesso e le permette di affrontare pienamente una vita che non può dirsi facile.
Gianna non ha fatto un discorso organico e sistematico, ma ha intrecciato spezzoni della sua dura esperienza di vita con riflessioni, solo apparentemente sconnesse, sul coraggio degli uomini e sulle fragilità delle donne. In realtà Gianna, nel fare ciò, ha svelato una delle ragioni profonde del delitto abortivo: quella che sta dentro il cuore di quei genitori che uccidono proprio figlio. Da un lato una donna che mendica amore perché non è stata amata come figlia e non si vuole bene, d'altro lato un uomo vile che usa il corpo della donna e, poi, quandodovrebbe assumersi la responsabilità di difendere e proteggere la mamma e il bambino, fugge dimostrato tutta la sua codardia. Gianna incita gli uomini in sala a comportarsi come veri uomini, alle donne di  mai svalutarsi, uomini e donne siano fedeli al grande progetto che Dio ha pensato per loro.
Come abbiamo auspicato in precedenza la presenza di Gianna a Biella ha voluto essere un modo per scuotere e scomodare le coscienze in relazione ad un grave delitto che si consuma, con la "benedizione" di Stato, nei nostri lindi e sterili ospedali.
È nostro intendimento continuare a ricordare alla comunità Biellese che 10.000 aborti procurati in trentacinque anni sono uno sterminio di massa che non è lecito tacere, è l'equivalente di un paese come Vigliano cancellato dalla carta geografica, nel silenzio della meglio società che chiama diritto ciò che è solo un vile omicidio.
E’ nostra ferma intenzione denunciare un’esponenziale aumento dell’aborto eugenetico  -indirizzato ai bambini disabili, quindi  quelli che in realtà sarebbero maggiormente degni di cure e di amore- Un altrettanto preoccupante aumento delle forme abortive nascoste, dalla contraccezione ormonale, alla spirale, per finire con le pillole pesticidi umani , come la pillola del giorno dopo, la pillola dei 5 giorni dopo e la pillola RU 486.
Per questa ragione seguendo le parole del beato Giovanni Paolo: " Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita è attaccata prima della nascita, ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata."

Il Movimento per la Vita Biella

mercoledì 2 dicembre 2009

Conferenza 'ABORTO Nel III Millennio'

Venerdì 4 dicembre 2009

Ore 21.00

Sala Convegni Biverbanca

Via Carso 15, Biella


I bambini e la speranza

I bambini sono la più importante risorsa sociale, morale, filosofica, intellettuale, economica del nostro pianeta. Nulla è più prezioso, nulla è paragonabile in questa terra. I bimbi a partire dal primo istante dello sviluppo, dalla prima meravigliosa cellula, sono il nostro futuro, sono il bene più prezioso, sono un dono incalcolabile, sono quanto di più sacro ci sia al mondo.
I bambini, belli, fantastici, adorabili creature prima della venuta alla luce sono un miracolo di bellezza e di soavità. Essi non parlano, amano, si nutrono della propria madre, vivono per essa, vivono in essa. I bimbi prima di venire alla luce non hanno voce, sono solo in grado di amare e di essere amati, non possono vedere il mondo, il volto del loro papà, il volto della propria madre, ma ne ascoltano e conoscono bene la voce, possono solo
SPERARE in essi.
Anche noi qui ed ora
speriamo con loro, speriamo in loro, li amiamo, vogliamo impegnarci a dare voce a quei 13 milioni di bambini a cui è stato impedito di vivere in Europa negli ultimi 10 anni; dar voce a chi non ha voce, a costo di pagare un prezzo. Un prezzo perché contro la vita oggi c'è una subdola congiura, la più strisciante e nascosta di tutti i tempi. Oggi leggi dello stato agevolano e finanziano l'uccisione di bambini innocenti, Intere lobby internazionali, guidate dalle istituzioni più potenti del pianeta, impiegano mezzi straordinari in una campagna di menzogna senza precedenti nella storia dell'uomo.
Qui a Biella dall'entrata in vigore della legge sull'aborto -legge 194/78-, nel nostro Ospedale, sono stati annientati oltre 10.000 bambini innocenti. L'aborto è il peggior omicidio che possa essere perpetrato, il più crudele degli assassini, perché è indirizzato a chi non si può difendere, a chi non può parlare, a chi viene destinato ai rifiuti speciali ospedalieri insieme ad altri materiali organici.
Se teniamo conto che al giorno d'oggi possiamo vedere i bimbi nel grembo materno attraverso sofisticatissimi strumenti che ci evidenziano la meravigliosa umanità del concepito, possiamo trattare in utero diverse patologie (Samuel, con la sua mano, è l’icona della
speranza di tali bimbi), possiamo conoscere e vedere lo sviluppo armonico e continuo di quell'uomo. Proprio alla luce di queste prove, siamo di fronte al più scandaloso dei genocidi, attraverso l’aborto chirurgico, e sempre più con l’ausilio di pillole che uccidono, dalla contraccezione con effetti abortivi, alle pillole che provocano aborti precoci (pillola del giorno dopo)e pillole pesticida umano (RU486), veleni contro l'uomo, commercializzati come farmaci....
Speriamo che la piccola mano di Samuel riesca a cambiare i cuori e susciti una reazione per la vita di tutta la società, perché tutti difendano la vita innocente.


Per il Movimento per la Vita di Biella
Giovanni Ceroni
Per contatti mpvbiella@gmail.com